Filologo tedesco. Fratello di Moritz, dal 1888
fu libero docente di Filologia classica a Monaco; nel 1902 divenne professore di
Filologia latina medioevale in quella stessa università e socio straniero
dei Lincei. Può essere ritenuto l'iniziatore del moderno metodo di studio
filologico del latino medioevale, considerato non più come degenerazione
della lingua classica, ma come strumento autonomo e originale di comunicazione.
Assai precoce (ancora adolescente compose svariati lavori su testi latini
classici e tardi e sul teatro medioevale), la sua prima opera di rilievo fu
l'edizione dei
Poetae latini aevi carolini (1886-96) nei
Monumenta
Germaniae historica; realizzò quindi altre edizioni e svolse ricerche
di notevole importanza (Cassiodoro, Ammiano Marcellino), perfezionando il suo
metodo e approfondendo le sue competenze di paleografo e conoscitore degli
scriptoria medioevali. Tra le sue opere, particolare considerazione
meritano i lavori su Livio, gli studi sulla regola benedettina (
Storia del
testo della Regula di san Benedetto, 1898), i saggi di storia della
letteratura medioevale (
O Roma Nobilis, 1891) e un trattato sulle fonti
storiche del Medioevo tedesco (
Fonti di storia germanica nel Medioevo,
1904). Negli ultimi anni della sua vita si dedicò soprattutto alla
paleografia, svolgendo dettagliate ricerche sui vari tipi di scrittura
medioevali e sulle abbreviazioni (Berlino 1861 - Monaco di Baviera 1907).